Insegnare con il cuore

Quanto cuore si può spendere nel rapporto con gli altri? E’ la domanda che mi pongo ogni mattina quando inizio la mia giornata d’insegnante di scuola primaria da circa ventisette anni. Se non c’è cuore non c’è l’insegnante. Ne sono convinta.

Un insegnante che si assume la responsabilità della formazione di un alunno non accetta solo un incarico pubblico, l’insegnante sceglie. Sceglie di entrare in una trama di relazioni interpersonali che vanno dal rapporto con l’alunno a quello con il gruppo classe e con gli altri docenti. Sono legami che disegnano una trama che ogni giorno si arricchisce di nuovi particolari. E dall’altra parte, ci sono bambini in attesa, in ascolto. Non esistono buoni o cattivi maestri. Esistono piuttosto maestri che “gettano” il proprio cuore nella relazione educativa e quelli che invece se lo tengono ben stretto.

2 Commenti

  1. Christian0

    Coinvolgere la famiglia a vivere con il proprio figlio e con tutta la comunita scolastica il progetto educativo della scuola.

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  2. Patrizio221

    La scuola secondaria Bettini si propone come luogo in cui gli insegnanti accompagnano i ragazzi, attraverso l’amore per le proprie discipline, nella scoperta di se e del mondo, consapevoli che la conoscenza e un lungo cammino fatto di incontri con persone significative e di esperienze concrete.

    Risposta

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